sabato 31 marzo 2012

oggi mia sorella

mi ha fatto una bellissima sorpresa, mi ha fatto commuovere!
Appena ci siamo incontrate, io sono entrata nella sua macchina e lei ha tirato fuori da sotto il sedile  un pacchetto e dentro c'era un bellissimo pigiama che mi servirà per quando starò in stanza all'ospedale il giorno del pickup che lì fanno in anestesia (veramente non so ancora se mi servirà ma ho letto su un forum di altre ragazze che sono state nel mio stesso centro e lo hanno usato quindi presumo che servirà anche a me). Poi ha tirato fuori un'altro pacchettino e dentro c'era un paio di pantofoline lilla con una rosellina, stupende! Io già piangevo e lei tira fuori l'ultimo pacchetto con dentro una pochette con lo stesso disegno del pigiama per mettere le cosine che mi serviranno ma ancora non so, forse spazzolino e dentifricio e una saponetta tipo. E tutto facendomi un grande in bocca al lupo.
Che dire...sono fortunata ad avere la mia sorellina, è stupenda e io la adoro!

Sara Kay


Questo il disegno sul pigiama e sulla pochette.

venerdì 30 marzo 2012

voglia di mare



Oggi c'è un sole caldissimo e sembra quasi estate! che bello tirare fuori le magliette con le maniche corte e stare con le finestre spalancate!


La foto è stata fatta in Croazia due anni fa, un viaggio bellissimo, un mare meraviglioso.
Ora mi accontenterei anche del mare che ho qui vicino, peccato che devo andare a lavoro ma stasera una passeggiatina sul lungomare a me e al mio maritino non ce la leva nessuno!

giovedì 29 marzo 2012

sono giorni strani

Sono giorni d'attesa e anche se ormai dovrei esserci abituata, all'attesa intendo, invece è sempre difficile. Questi mesi sono volati, da quando ho telefonato per mettermi in lista, o anche da settembre, quando abbiamo fatto la prima visita in questo nuovo centro. E tra poco sarà aprile e quando lo scorso anno il dottore dell'altro centro ci disse che la lista d'attesa ci rimandava ad aprile 2012 ci sembrava tanto lontano...
Però gli ultimi giorni che mi separano del prossimo evento non passano mai!
Sono in fibrillazione! Però sono contenta perché adesso che tutto mi sembra più reale non ho tanta paura, non vedo l'ora di iniziare perché sono curiosa di sapere come andrà, cosa succederà e poi correndo forse un po' troppo con la fantasia mi vedo già con la pancia!
Alla fine abbiamo avvisato i nostri genitori, io perché a mia madre non riesco a nascondere niente, lui perché ci si è trovato costretto. Non volevo farli preoccupare e soprattutto non vorrei che se andasse male fossero troppo delusi. Per loro "fecondazione assistita" = "nipotino". Già quando abbiamo deciso di fare le iui erano convinti che andasse bene tanto che volevano rimandassimo visto che dopo pochi mesi ci saremmo sposati. Mia madre e mia suocera già parlavano di modificare il vestito causa pancione, mio suocero che ci chiese di rimandare perché se fossi stata incinta come avrei fatto a reggere quella giornata stancante.
Naturalmente noi siamo andati avanti per la nostra strada e per fortuna! Ora sono di nuovo partiti per la tangente, già fanno sogni ad occhi aperti e io gli dico di non correre che sennò poi ci rimangono male. Però gli voglio tanto bene a tutti e 4 e mi fanno tenerezza, non deve essere facile né sapere che tuo figlio non può avere bambini né che faranno "quella cosa strana" per averne.
Comunque tra meno di una settimana sempre se tutto va bene ritireremo il piano terapeutico!

domenica 25 marzo 2012

quanta strada dietro me!

tra poco, ad aprile, saranno tre anni esatti che siamo in cerca di un figlio. Quanta strada che abbiamo fatto da quel momento! ricordo le prime speranze, i primi mesi in cui il mio sogno mi sembrava a portata di mano, poi i primi dubbi e i primi esami affrontati con un macigno sul cuore. Credo che il fondo lo abbiamo toccato il giorno della visita dall'andrologo, faceva freddo, pioveva e ci aspettavano a cena per un compleanno. Il viaggio di ritorno in macchina dopo la visita l'ho fatto tutto piangendo e urlando, inveendo contro la vita così cattiva con noi e contro le coppie che avevano un figlio con facilità. Ora mi vergogno a dirlo ma è andata così...
Siamo arrivati alla festa in ritardo e io probabilmente avevo una faccia a dir poco sconvolta ma per fortuna nessuno chiese niente...
Poi un periodo di confusione perché quando mi sono resa conto che avevamo bisogno di un aiuto non sapevo dove sbattere la testa. La mia gine che voleva farmi aspettare, io che dopo un anno ero proprio stufa. Da sola mi sono messa a cercare una soluzione, a fare telefonate, fino a che non ho trovato un centro e lì ci hanno indirizzato alle iui. Dopo le tre iui altro momento in cui tocchiamo il fondo. La cena al ristorante dopo il "verdetto" del medico, io che trattenevo a stento le lacrime, la mia pizza intatta che si sfreddava nel piatto.
Poi come sempre dopo aver toccato il fondo si ricomincia piano piano a risalire.
E' stato un lungo percorso di riflessione, di pausa, in cui ho scavato e scavato dentro di me, mi sono ascoltata, ho piantato nel profondo della mia anima un semino di speranza e con pazienza infinita l'ho annaffiato e curato ogni giorno fino a che non l'ho visto fiorire.
Ora sono alle porte di un tentativo che potrebbe portarmi dal mio sogno. E in quel "potrebbe" sta tutta la serenità che provo rispetto al passato. So che non c'è nulla di certo, so che l'intoppo potrebbe essere dietro l'angolo ma so anche che finalmente sappiamo qual'è la nostra strada e so che la percorreremo insieme, mano nella mano. E alla fine di questa strada che potrà essere lunga o breve c'è il nostro bambino, è questo che mi fa andare avanti con speranza infinita.
Non so se sarà davvero così ma voglio pensare che i mesi che ci aspettano saranno migliori dei tre anni che abbiamo alle spalle, perché ora abbiamo una strada da seguire e non vaghiamo più nell'incertezza. Spero anche che ora il tempo che ci separa da nostro figlio sia infinitamente più breve dei tre anni che abbiamo passato a desiderarlo.
Guardando indietro vedo una trasformazione...da una Frida incattivita, arrabbiata con tutto e con tutti a una Frida un po' più forte, un po' più sicura e soprattutto piena di speranza.
E cosa c'è di più bello di avere una bella giornata di sole e un cuore pieno di speranza?

venerdì 23 marzo 2012

oggi è davvero primavera

c'è il sole e fa caldo e io mi sento euforica. ho passato due ore sulla terrazza a sistemarla, ho pulito tutto, fatto un po' di giardinaggio con le piante che sono sopravvissute alle nevicate di questo inverno. E mentre sistemavo pensavo che tra qualche mese staremo lì a cenare e inviteremo gli amici, accenderò le candele e ci godremo le belle serate estive. Oggi mi sento proprio serena, la telefonata che (spero) mi cambierà la vita è arrivata e tra pochi giorni, se tutto va bene, ritirerò il piano terapeutico e inizierò una nuova avventura. E come ogni inizio c'è tanto entusiasmo e tanta paura. ma mi sento sicura di quello che sto per fare, so che accanto a me c'è un uomo fantastico che nei miei momenti di debolezza sarà capace di essere forte per tutti e due, che saprà starmi accanto e mi saprà sorreggere se le mie gambe qualche volta vacilleranno. la mia sicurezza è sapere che questa è una scelta fatta con amore.
Ora non voglio pensare alla possibilità che qualcosa vada storto, scaccio via subito questo pensiero che spesso si fa strada fra i pensieri positivi, voglio iniziare con la speranza nel cuore, voglio pensare che il mio bambino sia più vicino. e voglio pensare che ci tenderà la mano.

mercoledì 21 marzo 2012

forse ci siamo

e io non so se sono più agitata, felice o impaurita!

mercoledì 14 marzo 2012

le parole sono importanti

Ieri sul giornale in prima pagina su un trafiletto leggo "Boom di bambini in provetta" e all'interno c'è un articolo sulla legge 40. A parte l'articolo in se (che seppure non mi sia sembrato tanto interessante però almeno ci ricorda che in Italia è ancora in vigore quella legge) mi colpisce il fatto che si ripeta più volte "bambini in provetta" e "fecondazione artificiale". Ho finito di leggerlo molto stranita. Credo che se nei giornali e in tv quando si parla di questo argomento si iniziassero a usare parole più idonee come "procreazione assistita" e "bambini nati grazie alla procreazione assistita"  piano piano potrebbe cambiare l'opinione che la maggior parte delle persone ha su queste tecniche.  Dire "bambino in provetta" e ripetere continuamente "artificiale" contribuisce secondo me a fomentare quell'idea tanto diffusa che le tecniche di fecondazione assistita siano una forzatura della natura, qualcosa di sbagliato perché innaturale. Già questo argomento è sconosciuto ai più se poi, quelle poche volte in cui se parla, si usano certi termini sicuramente non si contribuisce alla diffusione della loro conoscenza e la fecondazione assistita o eterologa verrà vista sempre come qualcosa di lontano, relegato nei laboratori, qualcosa di misterioso e appunto "artificiale".
Alla fine ero così nervosa che mi è venuta in mente la scena bellissima di un vecchio film di Nanni Moretti e anche io avrei voluto urlare "Come parlaaaaaaa! Le parole sono importantiiiiiiiiiii!"


lunedì 12 marzo 2012

a volte

a volte ti immagino e sei un bambino coi capelli neri e le labbra carnose come quelle del papà. e ti vedo sgambettare e tendermi le manine.
a volte hai i capelli ricci e siamo tutti e tre sul lettone la domenica mattina e tu apri gli occhi e ci guardi e ridi e immagino che in quel momento scopriremo cos'è la vera felicità.
a volte sei una bambina bionda che corre per casa e mi racconta le cose e che ride insieme a me.
a volte invece sei ancora nella mia pancia e io mi guardo allo specchio e ti accarezzo e guardo lui e siamo felici.
a volte il pensiero di te è così forte che mi sembra di poterti toccare e sentire il tuo profumo.
a volte il pensiero di te è così grande che occupa tutto il mio cuore e io credo che scoppierà perché questo desiderio che cresce dentro di me da troppo tempo non ha mai pace.
a volte vorrei andare a dormire e svegliarmi quando tutta questa attesa sarà finita, sarà tra qualche mese? sarà tra anni?
a volte vorrei che il tempo volasse e mi portasse da te.
a volte mi chiedo perché tutto questo. mi chiedo perché a me.
vorrei essere sempre capace di trasformare la rabbia, la tristezza, il dolore nella spinta ad andare avanti.
ma a volte è troppo difficile e tutto resta qui, sospeso a mezz'aria come una nuvola nera che nasconde tutto il resto.

mercoledì 7 marzo 2012

come iniziare bene la giornata

al bar, la barista (non è un'amica ma appunto solo la barista del bar dove a volte faccio colazione) dall'altra parte della sala mi urla, così per essere sicura che tutti sentissero:
"Novità?"
e io: "no" secco e deciso, anche perché la stessa domanda me la sento ripetere minimo una volta al giorno da 3 anni e sarei anche stufa
e lei "no perché mi sembri un po' gonfietta"
e io sempre più a terra "mi sono solo un po' ingrassata"

ecco un bel modo per iniziare bene la giornata!

martedì 6 marzo 2012

in attesa della telefonata

Mi chiameranno entro la fine del mese per il primo tentativo di fecondazione assistita, ancora non so se faremo fivet o icsi, nell'altro centro dove ho fatto tre iui mi dissero che decideva il biologo al momento.
Entro marzo vuol dire che potrebbero chiamarmi domani come tra tre settimane. Che ansia! Sono partita con l'entusiasmo alle stelle ma ora giorno dopo giorno questo lascia il posto alla paura. Eh sì, la paura si sta di nuovo insinuando, piano piano, subdola e maledetta! quella paura che ho combattuto per tanto tempo, perché io dopo tre iui non me la sentivo di passare al resto, perché io al solo pensiero di fare altri esami, altre analisi, prendere altri appuntamenti con medici, cercare un centro, telefonare, me la facevo sotto, e rimandavo rimandavo...
Io che alla fine mi sono fermata, mi sono ascoltata e ho capito che avevo bisogno di una piccola pausa, perché così non potevo andare avanti, così non ce l'avrei fatta. Mi sentivo in un buco nero, il solo pensiero di dover di nuovo, tutto daccapo, ripartire tra ospedali, medici, esami mi faceva venire crisi di pianto, non ce la facevo ad affrontare il pensiero del futuro.
Così ho deciso di essere buona con me stessa, aspettarmi. E mai scelta è stata migliore. in quei mesi di stop ho avuto tutto il tempo per cercare un nuovo equilibrio, che sarà pure molto precario ma almeno c'è.
Ed ora eccola tornare la paura...la paura di ripiombare nel buco nero, di affrontare una strada nuova che non conosco, la paura di affrontare invece sentimenti che conosco bene, di affrontare un nuovo fallimento, perché ora lo so quanto è difficile rialzarsi poi. La paura che qualcosa vada storto, che venga fuori qualche problema finora sconosciuto, la paura di guardare negli occhi ancora una volta l'uomo che amo e dirgli che no, ancora non sarà padre.
Ma voglio credere di essere un pò più forte stavolta e di poter convivere con queste paure invece di farmi sopraffare. Voglio andare avanti, non voglio più stare ferma. Come dice Lorenzo Jovanotti "ho due chiavi per la stessa porta, per aprire al coraggio e alla paura", stavolta voglio aprire al coraggio, la paura ha vinto già una volta, ora basta!

domenica 4 marzo 2012

madrid mi amor!

tornata dopo 4 giorni a Madrid...ancora mi devo riprendere e mi ci vorrà un po'. adoro la Spagna, adoro il modo di vivere degli spagnoli e amo amo amo questo paese! sarà che è stata la mèta del primo viaggio che io e mio marito abbiamo fatto insieme e poi anche del viaggio di nozze e quindi sono legata alla Spagna da tanti ricordi ma ogni volta che vado resto incantata! Madrid è bellissima e gli spagnoli, nonostante la crisi che anche lì si fa sentire, sono avanti a noi di un passo anzi di più! infatti la cosa brutta di andare all'estero è accorgersi di quanto nel nostro paese siamo indietro e lenti nell'accettare novità e innovazioni.
siamo state in giro per la città ritrovandoci in angoli incantevoli, piazze coi tavolini all'aperto, palazzi coi balconcini, il museo del Prado che per me che ho studiato arte è un sogno, il Centro de arte Reina Sofia con la "Guernica" di Picasso davanti alla quale non puoi non commuoverti (e si entra gratis dopo le19!), il cibo sempre buonissimo, cerveza a fiumi, la movida fino alle 6 del mattino che non ti fa dormire ma trasmette il vero modo di vivere degli spagnoli, l'energia e la voglia di godersi la vita, i locali sempre pieni a tutte le ore del giorno e della notte per tapas e cerveza, tutti gentili e disponibili. insomma un viaggio breve, stancante ma indimenticabile! e mi sono lasciata qualche cosina da vedere perché ho intenzione di tornarci e portarmi stavolta il maritino che, vista la sua passione per la cucina, si troverà a suo agio nei vari locali tra cui il ristorante più antico del mondo e il mercatino "San Miguel" dove assaggiare tapas di tutti i tipi a tutte le ore!

P.S. Mentre ero in viaggio è mancato Lucio Dalla. Per me è stato un vero shock, le sue canzoni hanno accompagnato tutta la mia infanzia perché i miei genitori erano suoi grandissimi fans quindi io sono cresciuta a latte e Lucio Dalla. E' difficile scegliere una sola canzone per ricordarlo perché tante sue canzoni hanno fatto da sottofondo ai momenti importanti, felici o tristi della mia vita ma visto che questo blog nasce con l'intento di accompagnarmi nella mia ricerca lo voglio fare con la canzone che mi ha aiutato nei momenti più difficili. Parla di una coppia che sia ama, che aspetta un bambino e "chissà  come sarà lui domani, su quali strade camminerà, cosa avrà nelle sue mani", e si chiude con una frase per me è stata ed è importantissima "aspettiamo che ritorni la luce, di sentire una voce, aspettiamo senza avere paura...domani".