domenica 29 aprile 2012

ma quando arriva la notte

e resto sola con me, la testa parte va in giro, in cerca dei suoi perché...
Così fa la canzone, e così ho fatto io stanotte. Mi sono svegliata alle 5, anzi mi ha svegliato il mio gatto, e non c'era verso di riaddormentarmi. La testa è partita e si sa che la notte i pensieri si aggrovigliano e sono tutti neri e foschi. Ho iniziato a pensare che non ce l'avevo fatta, che era impossibile che ce la facessi.
Perché dovrei essere così fortunata da riuscirci al primo tentativo?
E poi ho iniziato a sentire una sensazione brutta, che non riuscivo a scacciare. La convinzione di non avercela fatta, proprio la convinzione. Anche se mi dicevo "razionalmente non puoi sapere se ce la farai o no", ma in certi casi la razionalità va a farsi benedire!
Mi sono alzata, ho fatto due passi, mi sono messa sul divano, anche perché a forza di girarmi e rigirarmi nel letto non facevo dormire neanche mio marito, ho acceso la tv che si sa è il top per smettere di pensare.
Alle 7 sono tornata a letto e mi sono riaddormentata abbracciata a mio marito, insieme affronteremo tutto quella che la vita ci metterà davanti.

Stamattina c'è il sole e mi sento bene, niente più doloretti alle ovaie che mi hanno accompagnato in questi giorni.
E la speranza si è rimpossessata del mio cuore!



giovedì 26 aprile 2012

due puntini

due stelline luminose nel monitor dell'ecografia che scivolavano piano piano dentro di me.
Ogni movimento che faccio penso a loro, se tossisco, se mi giro nel letto...
Stamattina prima di uscire per andare al lavoro mio marito mi ha baciato la pancia, due bacini, uno per ogni nostro puntino.
Speriamo che si trovino bene lì dentro, io ho fatto il possibile, speriamo che si attacchino forte forte, tutti e due, attaccati come due cozze allo scoglio. Le mie cozzette!

sabato 21 aprile 2012

il giorno x

lunedì sarà il giorno x, il giorno forse più importante, sicuramente quello che mi mette più ansia: il giorno del famigerato pick-up!
Oggi ultimo controllo, l'endometrio e le mie care ovette sono pronte.
Speriamo che siano anche belle piene e in forma e che l'endometrio sia caldo, accogliente, comodo, confortevole. Io ce l'ho messa tutta per quanto potevo, ho la pancia a bolli, ho fatto analisi, elettrocardiogramma, monitoraggi tutti i giorni, ho pianto, ho riso, ho "visualizzato" il pancione, noi due in macchina con dietro un pupetto e l'orrido adesivo "bebè a bordo" che per me è stato sempre orrido ma se ce la faccio cavoli ne appiccico un quintale! Abbiamo pure già quasi scelto i nomi (per ora quelli da femmina, coi maschi abbiamo qualche difficoltà in più ma insomma avremo 9 mesi per pensarci, no?), mia madre mi ha anche velatamente suggerito due nomi che gli piacciono da femmina (per la cronaca: Caterina e Viola, ma Caterina che pure mi piace tantissimo col cognome non va bene, Viola invece potremo prenderlo in considerazione), Gli altri nonni già pensano ai passeggini se dovessero essere tre, mia sorella sta facendo gli scongiuri. Insomma qui siamo già belli avanti (anche ad esaurimento) adesso tocca a lui (o loro magari). E se la fortuna volesse assisterci sarebbe meglio, che ho capito che è cieca ma ogni tanto potrebbe pure toglierla la benda dagli occhi, giusto un minutino, ecchecavolo!

Ho tralasciato un piccolo particolare...
me la sto facendo sotto dalla paura per lunedì, sarà l'anestesia, sarà il pickup, non lo so. Però nello stesso tempo non vedo l'ora che arrivi lunedì sera quando ormai sarò a casetta mia, tutto fatto e da quel momento dovrò solo sperare e sperare.

giovedì 19 aprile 2012

ce l'ho, mi manca

endometrio trilaminare di 8 mm: ce l'ho!!!!!!
ovetti di varie dimensioni: ce l'ho!
pancia a pois per le punture: ce l'ho!
coraggio di farmi stasera ben due punture (meropur e poi l'antagonista delle gonadotropine, che già il nome è tutto un programma): mi manca :-(
pensiero di potercela fare: ce l'ho!
pensiero di non farcela: ce l'ho pure :-(
un po' più di coraggio per affrontare i prossimi giorni intensi: mi manca.
momenti in cui mi viene da piangere: ce l'ho, eccome!
momenti in cui mi dico che devo essere forte: ce l'ho, ma che fatica!

martedì 17 aprile 2012

il tempo non passa mai

Sarà questo cielo grigio, sarà la pioggia ma oggi mi sento un po' triste. mi annoio e il tempo sembra non passare mai. stasera farò la quarta punturina, ho un bel livido sulla pancia che mi guardo come un trofeo, il trofeo della prima puntura, di quando tutto ha avuto inizio. Ieri al centro c'erano due ragazze che dovevano fare la prima ecografia, erano incinte, le beta positive fatte prima di pasqua. Come vorrei essere nei loro panni tra qualche giorno, essere quella ragazza felice che le altre guardano per farsi coraggio, per pensare "allora succede, allora qualcuna ce la fa". Tutte e due sono uscite dalla stanza con la foto del loro puntino e la guardavano come si guarda un miracolo.
Ormai le giornate sono scandite solo da quella puntura serale e dalle visite al centro, sto facendo su e giù perché devo fare un po' di chilometri per raggiungerlo. Vado a lavorare ma la testa è lì, sempre lì. Vado a fare un aperitivo con gli amici e nascondo sotto i vestiti un buchino sulla pancia che chissà se farà il livido.
Poi mio marito in questi giorni è super impegnato sul lavoro, lavora anche sabato e domenica, lavora anche fino a tardi la notte e io mi sento un po' sola. Gli dico "ho bisogno di te" e lui mi risponde che si sta impegnando tanto perché spera di avere un po' più di tempo libero quando avrò fatto il transfert e poi dopo quando sarò incinta. Già perché ormai siamo partiti con la testa...
Tengo ogni giorno lezioni di ginecologia a papà, mamma, suocera e sorella. Mi sa che mi conviene riunirli tutti e fare un'unica lezione collettiva e definitiva. Chi mi chiede quante punture devo fare, chi come faranno dopo che avranno prelevato gli ovetti, chi perché faccio tutte queste ecografie e ho dovuto ridimensionare i loro sogni perché più di una persona pensava che una volta fatta la fertilizzazione in vitro il gioco era fatto! oplà, incinta!
Sì, magari!
A questo punto mi domando come sopravviverò ai giorni del pt...

domenica 15 aprile 2012

sono un bambino

Questa notte è nato un bimbo. Un bimbo speciale, tanto atteso. E l'emozione mi ferma le parole, e il pensiero che chi a lottato tanto adesso ha questa nuova vita accanto mi commuove e mi fa capire che allora è vero. Che quel sogno inseguito per tanto tempo un giorno si trasforma in un bambino appena nato.
Benvenuto Piccolino, sarai un bambino tanto amato perché che ti ha messo al mondo ti amava già prima che tu fossi un puntino nella sua pancia.

"Sono un bambino, sono il tuo dono,
prima non c'ero e adesso ci sono.
Sono il domani dalle tue mani,
devi difendermi con le tue mani.
Sono il futuro, sono arrivato,
e sono qui perché tu mi hai chiamato.
Come sarà l'orizzonte che tracci
dipenderà da come mi abbracci."

B. Tognolini

venerdì 13 aprile 2012

si parte!

stasera prima punturina.
E così il momento tanto atteso e che sembrava così lontano è arrivato.
Forse ancora non mi rendo conto o forse è solo che quando una cosa è lontana la si carica di tante aspettative e paure poi quando arriva ti accorgi che non era così come lo immaginavi.
Spero che da oggi la fortuna sia dalla nostra parte, spero che tutto vada liscio come deve andare e naturalmente che ci sia anche un finale meraviglioso.


mercoledì 11 aprile 2012

felicità

"Felicità su quale treno della notte passerai, lo so che passerai, ma come sempre in fretta, non ti fermi mai..."





 Ascoltare questa canzone per caso alla radio e tornare bambina, accorgersi di saperla a memoria pur avendola dimenticata per anni, da quando eri piccola e in casa tua la tua mamma ascoltava questa cassetta.

martedì 10 aprile 2012

stupida

è così che mi sento oggi. E non posso farci niente. Stupida perché ancora una volta avevo creduto di avercela fatta così, facilmente. Dopo tre anni ancora mi illudo che per avere un figlio mi basti amare mio marito e avere un briciolo di fortuna. Tre giorni di ritardo per me vogliono dire solo tre giorni di ritardo, nient'altro. E vedere uno stick negativo. Adesso non mi resta che aspettare e poi prepararmi per la nuova avventura, il paracadute, come l'ha chiamata mio marito stamattina quando gli ho chiesto "secondo te è possibile?" e lui mi ha risposto "ci spero ma non ti preoccupare se così non fosse stavolta abbiamo il paracadute". Che dire...ok il paracadute ma io avrei evitato volentieri di dovermi lanciare. Sono una fifona, si sa.

domenica 8 aprile 2012

Buona Pasqua!

Un saluto al volo prima di tuffarmi nelle mangiate di mamma prima e della suocera poi. 
Penso che stasera andrò via rotolando!

venerdì 6 aprile 2012

per non dimenticare

Tre anni fa mi svegliavo nel cuore della notte, erano le 3 e 32, con tutto che tremava e un rumore di sottofondo che faceva paura. Stringo il braccio di mio marito che si era svegliato anche lui di soprassalto e gli dico " è il terremoto!". Ci siamo alzati impauriti ed abbiamo atteso abbracciati che tutto quel tremore cessasse. Poi accendiamo la televisione per sapere dal televideo dove fosse l'epicentro. L'Aquila. E subito pensiamo, se qui si è sentito così forte chissà cosa è successo lì. Torniamo a dormire con un pensiero nero nel cuore. Il giorno dopo abbiamo saputo che mentre noi eravamo comunque al sicuro nella nostra casa 309 persone erano rimaste sotto le macerie delle loro case. I giorni seguenti ad ogni scossa il pensiero correva a quelle persone e a tutti i sopravvisuti che avevano perso figli, madri, mariti, amici, sorelle, fratelli, le loro case, la loro città. E oggi il pensiero torna lì, e il silenzio si fa rabbia perché tutte quelle vite sono vittime non del terremoto ma dell'incuria e della disonestà dell'uomo.


Vent'anni fa iniziava l'attacco a Sarajevo, l'inizio di una guerra nel cuore dell'europa che fece migliaia di morti. Una guerra inutile come sono tutte le guerre.
Due anni fa durante il nostro viaggio in Croazia ci siamo spinti all'interno in Bosnia-Erzegovina e siamo arrivati nella città di Mostar. Sognavo fin da piccola di andarci perché i miei genitori fecero quando ancora erano fidanzati un viaggio in quei luoghi  e sono cresciuta coi racconti mitici di quel viaggio anni '70 in tenda. Mia madre mi parlava sempre della bellezza del ponte di Mostar e durante la guerra ricordo ancora la sua tristezza quando il simbolo della città venne abbattuto dalle bombe. Così quell'estate convinsi mio marito a rinunciare a qualche giorno di mare per portarmi a vedere il ponte ricostruito. Ci accolse una città bellissima, una città dall'atmosfera magica, dove il suono delle campane si confondeva col richiamo dei muezzin ma dove, dietro al centro totalmente ricostruito e pieno di turisti, bastava girare l'angolo per trovare case diroccate coi muri trivellati di colpi. E a ogni angolo di strada un giardino trasformato in cimitero, con le lapidi che riportavano tutte la stessa data di morte: 1993. Mostar  restò sotto assedio per nove mesi, venne rasa al suolo e quasi per sfregio venne abbattuto il suo ponte vecchio, simbolo da sempre della città. Abbiamo visto nel museo del ponte il video impressionante dell'abbattimento: due, tre colpi e il ponte perde pezzi ma non cede, un'altro colpo e resta ancora incredibilmente in piedi poi un altro e quasi come volesse dire "va bene avente vinto voi stupidi uomini" il ponte lentamente cade.
Arrivare lì e vedere il ponte ricostruito, perfettamente identico all'originale, vedere quel pezzo di storia e di storia della mia infanzia è stata un'emozione unica.


Mostar 













giovedì 5 aprile 2012

come dicevo?

Quando si è imbranati meglio non tenere un blog. Infatti solo ora mi sono accorta che il post scritto ieri non so come ma era stato salvato come bozza, allora lo pubblico adesso anche se non so più se abbia un senso...però se magari, casualmente, ci fosse qualcuna delle mie poche ma care lettrici interessate al racconto dell'avventurosa giornata di ieri...
Ho fatto un po' di pasticci ma d'altronde sono così, sono la nota pasticciona di casa e quindi non potevo smentirmi neanche qui!



"Appena tornata dal centro. Siamo arrivati alle 11.30 e abbiamo aspettato un bel po', il reparto sembrava popolato da tante formichine, gente che entrava, gente che usciva, le dottoresse e le infermiere andavano in giro come matte! Mi ha fatto strano vedere tutte le altre coppie, nel vecchio ospedale c'era sempre pochissima gente, oltre a noi al massimo altre due coppie, oggi invece era pieno. Guardavo quelle donne e quei mariti che sembrano sempre un po' spaesati, vanno dietro alle mogli come cagnolini reggendo la cartellina degli esami :)
e pensavo a quante storie c'erano dietro quelle facce, storie di sofferenza e di attesa come la mia in qualche modo. Tutti lì col nostro bagaglio di aspettative, dolore, esami, analisi, tempo rubato faticosamente al lavoro,  attese, speranze, delusioni. Qualcuna era accompagnata dalla mamma e quanta tenerezza per queste signore ferme in corridoio a reggere la cartellina della figlia, chissà cosa passava per la loro mente...anche loro spaesate ma in maniera diversa dagli uomini, come se volessero fare un passo indietro, esserci per rendersi utili ma senza voler disturbare.
C'erano tre donne che avevano appena fatto il transfert, le ho viste in giro con la vestaglietta e poi rivestite andare via, chissà a chi verrà fatto il dono di poter diventare madre, chissà chi andrà incontro a una delusione...

Quando ci hanno chiamato ci hanno fatto accomodare ma abbiamo dovuto aspettare ancora e ancora perché la dottoressa si allontanava ogni tanto per fare altre mille cose. Però è stata gentile e disponibile, per ora mi ha consegnato il piano terapeutico, meropur 600 e ovitrelle, ma non mi ha ancora spiegato come usarle.
Adesso devo solo sperare che il ciclo arrivi venerdì sera o altrimenti lunedì perché per fare la prima ecografia il 1° o 2° giorno del ciclo devo sperare di non beccare proprio il giorno di pasqua e pasquetta che loro sono chiusi. Immagino già che invece andrà nel modo sbagliato visto che le mie "amiche" hanno sempre un tempismo perfetto! In quel caso si rimanderà di un mese. Pazienza, tanto un mese passa veloce e ormai uno in più uno in meno fa poca differenza.



P.S. Ho cancellato il post di ieri perché avevo scritto che avremmo affrontato tutto col sorriso invece oggi non ho fatto altro che litigare con maritino, praticamente una delle peggiori litigate che si ricordino. Quindi tornata a casa col nervoso a fior di pelle ho subito cancellato il post. Poco male. Forse, ho pensato, visto l'ansia per la giornata di oggi di cui eravamo tutti e due carichi abbiamo finito con lo sfogarci così, ci siamo rinfacciati di tutto e di più, tutte quelle cose che so benissimo essere i suoi difetti ma che normalmente supero oggi mi pesavano. E così anche per lui.
Mentre scrivo ho già sbollentato, lo perdonerei pure ma me la tiro un altro po' per dispetto, mi ha fatto troppo inc..(si possono scrivere le parolacce su un blog?)."



quando si è imbranati

nell'uso del computer meglio non tenere un blog! Me lo devo appuntare!
Ieri avevo scritto un nuovo post per raccontare della visita al centro ma l'ho cancellato per sbaglio! Neanche so come ho fatto! Naturalmente era il post più bello e poetico che avessi mai scritto...


Siccome ora non ho voglia di riscrivere tutto e comunque non mi verrebbe bene come quello di ieri metto solo una foto che riassume tutto:  


Nel mio frigo tra marmellate e olive ci sono due scatole, meropur e ovitrelle.

Adesso devo solo sperare che tutto vada liscio coi tempi del ciclo perché causa pasqua e pasquetta potrebbe slittare tutto di un altro mese. Speriamo di no! Anche se al solo pensiero di dovermi fare le punture sulla pancia mi sento male. Io avevo la fobia degli aghi, da dovermi far accompagnare per delle semplici analisi del sangue, ora ho superato quella delle analisi perché ormai al laboratorio ho la carta fedeltà e anche la paura delle punture sul didietro che la prima volta per fare la puntuta di prontogest mi sono messa a piangere davanti all'infermiera, che vergogna! ora tocca alla pancia...speriamo bene...

P.S. forse qualcuno potrebbe notare che ho cancellato anche un altro post. L'ho fatto stavolta deliberatamente. Comunque ho raccolto il pensiero luminoso di Clara. Grazie!