domenica 1 luglio 2012

crisi del sabato sera

Ero pronta per uscire, vestitino, sandali e perfino il rossetto nuovo che avevo comprato, quello rosso rosso che non avevo ancora messo perché mi sembrava troppo appariscente, vado in camera , mi abbasso per prendere la borsa e quando mi alzo prendo in pieno con la tempia lo spigolo della finestra aperta. Un dolore atroce, mamma mia che botta tremenda! Accorre mio marito che aveva sentito il rumore e subito va a prendere il ghiaccio, io inizio a piangere e resto lì, seduta sul letto e piango. E più piango più sudo, più sudo più sento caldo, più piango.
La botta presa ha praticamente tolto il tappo che avevo messo negli ultimi giorni ai miei sentimenti. Tutti pressati dentro di me, prima o poi dovevano uscire. Tolto il tappo ho pianto, ho pianto tanto. Ho pianto perché non ho un figlio, ho pianto perché per noi è così difficile averne, ho pianto perché due amiche sposate lo scorso anno come me sono incinte, ho pianto perché nel pomeriggio in coda al supermercato davanti a me c'era una mamma con un bimbo appena nato e lei gli baciava i piedini, ho pianto perché non so per quanto tempo riuscirò ad andare avanti così, non so se riuscirò ad affrontare un'altra icsi, ho pianto ancora per il negativo, ho pianto e mio marito mi abbracciava.  Ho pianto via tutti quei piccoli dolori che ogni giorno si accumulano dentro me.

Ho capito che devo smetterla di fare quella forte, quella che sopporta tutto col sorriso, quella che non fa niente ce la faremo. Ho bisogno di sfogarmi a volte, ho bisogno di far uscire tutto quello che si accumula dentro me. 


Poi siamo usciti, una bella serata in compagnia di amici (i superstiti senza figli), vino bianco freddo in un bel localino, risate e cavolate dette in leggerezza e poi camminata per tornare a casa.
Stamattina mi sono svegliata con un leggero dolore alla parte alta a destra della faccia e ho un bel bernoccolino come ricordo della crisi del sabato sera, però mi sento meglio. 

9 commenti:

  1. Tesoro, ti abbraccio forte forte. Bravissima.

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  2. a volte serve piangere.Notte Frida.

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  3. Le lacrime lavano via i pesi del cuore e fanno posto a nuovi pensieri. Occorre piangere per fare spazio. Devi godere delle piccole cose, un bicchiere di vino, l'abbraccio di tuo marito, una camminata per ricaricarti e affrontare quello che c'è.
    Ho piantio tanto anche io. Sopratutto a piedi scalzi quando sbattevo i mignoli contro gli stipiti!
    Raffaella

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    1. ahi, ahi, i mignolini! io sbatto anche sempre gli stinchi contro il bordo del letto...dolore!
      comunque sì, piangere a volte serve più i qualsiasi altra cosa!

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  4. Le lacrime sono fonte di rinascita, in un certo senso. Ti penso. Liberati dal peso dentro di te, e ricomincia a respirare. Un abbraccio forte

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    1. vorrei liberarmi dal peso ma non credo di riuscirci mai fino in fondo, nonostante le lacrime. anche io ti penso. e ti mando un abbraccio.

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  5. Ciao frida, sono capitata nel tuo piccolo mondo. Ti dico solo che capisco, capisco tutto quello che provi perchè lo sto vivendo anche io. Ti abbraccio e seguirò il tuo percorso, sperando si concluda al più presto nel modo più bello...

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